Si è svolto nel fine settimana dell’1 e 2 aprile, a Dorgali, un campo scuola dedicato ai
bambini con Diabete e ai loro genitori
La Sardegna negli ultimi anni ha assistito ad un aumento del Diabete di tipo 1
accompagnata da una diminuzione dell’età d’insorgenza con sempre più frequente
diagnosi in età inferiore ai 7 anni.
Attualmente siamo primi al mondo come incidenza di questa patologia e il doversi confrontare con questa “nuova” situazione impone un’attenta riflessione sul percorso educativo da adottare e una diversa impostazione dall’istruzione alla gestione della malattia in funzione dell’obiettivo dell’autocontrollo e del vivere con il proprio diabete.
I 22 i bambini con i loro genitori provenienti da tutta la Sardegna, sono stati seguiti e aiutati in questo campo dalle tante figure professionali coinvolte.
Dott.ssa Elsa Madau dietista Diabetologia adulti che ha ripreso e approfondito temi quali l’alimentazione e la conta dei carboidrati. Temi riproposti anche in chiave di gioco ai bambini.
Dott. Augusto Ogana , Diabetologo in pensione che con grande passione e dedizione riesce a coprire una carenza di organico sistematica e preoccupante della sanità oristanese, che ha trattato ipoglicemia e iperglicemia
Dott.ssa Marcella Orrù primaria della Diabetologia Pediatrica di Oristano che ha parlati di come comportarsi durante le malattie ricorrenti. Argomento che il poco tempo dedicato ai
numerosi pazienti che giornalmente si recano in ambulatorio non permette di approfondire.
L’infermiera Claudia Musu della Diabetologia Pediatrica di Oristano che insieme ai bambini ha rivisto la corretta modalità di pungersi con le penne e la pratica della rotazione dei siti di
somministrazione.
Dott. Gianfranco Madau ex primario della Diabetologia adulti di Oristano e pilastro medico- scientifico dell’ANIAD che ha spiegato l’importanza di fare sport e come gestire il Diabete
durante la pratica sportiva.
Dott.ssa Carla Porcu psicologa che ha lavorato 15 anni con Diabetologia adulti e pediatrica e che ha fatto affrontare ai genitori le loro paure e i loro sensi di colpa, cercando di esorcizzarli e combatterli ma che, anche condividendo fatiche e preoccupazioni, hanno anche avuto modo di incoraggiarsi e confortarsi vicendevolmente per affrontare, con più
serenità, la malattia dei loro figli.
I bambini, seguiti dalla compagnia Ndaipori di Anna Melchiorri, hanno praticato giochi acrobatici e circensi e si sono confrontati sui problemi comuni con i loro compagni di Diabete, sostenendosi a vicenda e trovando un affiatamento e una complicità anche grazie alla condivisione di questa malattia.
Il resto dello staff ANIAD, nelle persone del presidente nazionale Marcello Grussu, del presidente della Sezione Sardegna Benedetto Mameli e del segretario Pierpaolo Spano hanno riportato le loro testimonianze e parlato di norme e della annosa questione Scuola- Diabete che ha un protocollo scaduto nel 2018 e che ancora la Regione non rinnova, nonostante i numerosi appelli di tutte le associazioni e della Rete Sarda Diabete (federazione di associazioni di cui ANIAD Sardegna è socio fondatore) che ha riscritto, aggiornandolo, il Protocollo e lo ha presentato senza successo ai tavoli istituzionali a cui partecipa.
Il presidente Benedetto Mameli ha inoltre espresso soddisfazione per il successo della manifestazione, come si evince anche da alcune testimonianze raccolte tra i partecipanti:
Francesca: “Noi torniamo a casa con un bagaglio carico di emozioni positive! È stato bello conoscervi e condividere con voi queste due giornate”.
Letizia: “Ci siamo trovati benissimo ed è stato catartico trovare un po' di noi in tutti voi. È bello non sentirsi soli e non sentirsi diversi”.
Diana: “È stato bello condividere il nostro vissuto con voi che capite cosa vuol dire contare, controllare, prevedere e correggere. Non pensavo di emozionarmi tanto nella attività di gruppo fatta sabato sera, ma effettivamente solo chi combatte la tua stessa battaglia riesce a capire davvero”.
Alessandro: “Bellissima esperienza, costruttiva e con tanti spunti di confronto. Un grazie enorme a tutto lo Staff che ha organizzato il Progetto: tutto è riuscito alla grandissima”.
Sonia: “Grazie di tutto, per l’impegno che è stato messo, e per averci dato questa opportunità di passare due bellissime giornate insieme: ci ha fatto sentire meno soli”.
Caterina: “Un'esperienza da ricordare...anche per noi, famiglia numerosa che, se da una parte ha lo svantaggio di moltiplicare le preoccupazioni e la gran fatica, dall'altra ha il vantaggio e aggiungo la forza, già di per sé, di condividere tutto e non sentirsi soli... La stessa forza e lo stesso vantaggio l'abbiamo ritrovato, e ne eravamo certi, nella grande famiglia che abbiamo riscoperto in questi speciali 2 giorni con tutti voi! INSIEME SI VA PIÙ LONTANO E PIÙ SERENI!”