Si è recentemente concluso un importante incontro tra Sardegna e Portogallo; l’evento dedicato alla condivisione di buone pratiche nella gestione del diabete e allo scambio culturale tra le due comunità. La serie di giornate ha visto una copiosa delegazione di partecipanti provenienti dalle principali associazioni diabetici portoghesi, ospite in Sardegna, con una ricca agenda di appuntamenti istituzionali, conferenze e visite guidate. Il giorno dell'arrivo, c'è stata l'accoglienza all'aeroporto di Cagliari: i diversi membri dell'Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici (ANIAD) Sardegna hanno accompagnato gli ospiti nel capoluogo di provincia oristanese; immediatamente dopo la ricomposizione dell’intero gruppo, sardo e portoghese, la presentazione del programma di massima della visita, di una settimana, in Sardegna.
Le prime tappe vedono protagonista Oristano e provincia. La delegazione estera, dopo una sosta conviviale con le specialità dei dolci tipici sardi, è stata ricevuta dall'amministrazione comunale di Oristano, dalla vicesindaca Maria Bonaria Zedda e dal sindaco Massimiliano Sanna. In questa occasione, il sindaco ha donato agli ospiti un libro sulla "Carta de Logu" della Giudicessa Eleonora d’Arborea, a cui è seguito lo scambio di doni: i delegati portoghesi hanno, parimenti, donato un libro, tradizioni e cultura della società portoghese, un’originale maglietta firmata da tutta la delegazione e una ceramica raffigurante il famoso “Gallo di Barcelos”, il galletto nero col corpo variopinto ed una cresta rossa, simbolo del Portogallo. Nel proseguo della giornata, la delegazione ha visitato Oristano, accompagnata da una guida esperta che ha illustrato la storia della città, affascinando con la storia e qualche aneddoto sulla giudicessa d'Arborea Eleonora, che racchiuse nel suo regno un distillato di modernità e saggezza, introducendo concetti giuridicamente arditi per quei tempi, talvolta, di una sconcertante attualità, che promulgò l'aggiornamento della Carta de Logu, poco prima ricevuta in dono. Il tramonto è stato ammirato, da tutti i partecipanti, sulla storica torre di Mariano II, che hanno così avuto modo di ammirare il panorama dell’intera città di Oristano.
Il secondo giorno, la delegazione portoghese ha potuto toccare con mano la struttura diabetologica in Sardegna e in particolare a quella Oristano; leader del gruppo la dott.ssa Concetta Clausi (Direttrice U.O. Diabetologia), che ha presentato il proprio servizio di diabetologia, apprendo le porte degli ambulatori medici, mostrando “lo spaccato” organizzativo e di assistenza medica all’utenza, che all’interno dell’Unità Operativa, che è chiamata a gestire, col proprio gruppo di lavoro, con quotidiano contatto con la complessa patologia diabetica. A seguire, nella cornice del teatro “San Martino” di Oristano si è svolto un simposio di interventi medico scientifici, su "Diabete in Sardegna", tra gli altri sono stati trattati, dai diversi medici diabetologi della U.O. di Oristano, la dott.sa Clausi, la dott.sa Sechi e la dott.sa Orrù, i caratteri della realtà sanitaria e l’incidenza della patologia in Sardegna; accattivante l’analisi critica degli strumenti di gestione integrata della malattia diabetica, sempre con un'attenzione particolare a Oristano e alla sua provincia.
Nel pomeriggio, la delegazione ha visitato il Museo di Cabras, dove i Giganti di Mont’e Prama hanno suscitato grande curiosità, per poi proseguire verso il sito archeologico di Tharros, dove un suggestivo aperitivo sul mare ha concluso la giornata.
Il terzo giorno è stato dedicato al tema dello sport e alle importanti correlazioni che esso può avere se associato al diabete; ad introdurre la giornata il convegno dal titolo "Il diabete e l’attività fisica". Durante gli interventi, è stata evidenziata l’importanza dell’esercizio fisico regolare e del movimento fisico alleati fondamentali per la gestione della malattia, col fine di vivere una vita il più possibile basata su salute e benessere. Hanno partecipato Marcello Grussu (ANIAD), Sofia Leite direttrice scienze e innovazione direttamente in video conferenza dal Brasile e l' intervento della nutrizionista Carmen Murru che, nel prendere parte al convegno, ha illustrato come i macronutrienti, se armonicamente coordinati, costituiscono gli amici silenziosi del benessere metabolico. La quarta giornata ha portato la delegazione alla scoperta del Nuraghe Losa, simbolo della storia e cultura sarda. La giornata è proseguita con la visita al sito di Santa Cristina e si è conclusa sulle incantevole spiaggia di Is Arutas, nel quale il tutto il gruppo ha fatto un rilassante bagno.
Martedì è stata la volta della provincia sassarese; gli ospiti, a Sassari, sono stati accolti dal professor Francesco Cucca, prorettore alla ricerca dell’Università di Sassari, artefice del convegno sul tema della ricerca internazionale malattie autoimmuni. Il convegno è stato arricchito dell’importante intervento, a distanza, del professor Bastiano Sanna, che fino al maggio 2024 ha svolto l’incarico di vicepresidente esecutivo e responsabile delle terapie cellulari e delle terapie genetiche, alla Vertex di Boston; il professor Sanna con intuitiva semplicità ha illustrato i possibili approcci per eliminare, per ogni diabetico la dipendenza dalle infusioni esterne di insulina, l’importante studio ha come presupposto l’uso delle cellule staminali; a seguire, il professor Cucca ha esposto le sue ricerche “genetiche” sul diabete e ha spiegato come gli esami del DNA possano aiutare a identificare con precisione chi è a rischio di sviluppare la malattia. La discussione ha messo in evidenza le potenzialità di un’integrazione tra la ricerca genetica e le cellule staminali, aprendo la strada a futuri sviluppi per la prevenzione e la cura del diabete.
Il giorno successivo, mercoledì, la delegazione ha raggiunto Cagliari, dove si è partecipato al convegno presso l’Ospedale Microcitemico. Qui, accolti dai medici della diabetologia, il dottor Carlo Ripoli, la dottoressa Maria Rossella Ricciardi e il dottor Mauro Congia, sono state illustrate le principali novazioni della legge n. 130/2023 e l’importanza di definire il programma di salute pubblica di diagnosi tramite screening destinato alla popolazione in età infantile e adolescenziale, nel range di età dagli 1 ai 17 anni, per identificare i soggetti a rischio sviluppo di diabete di tipo 1 o di celiachia; oltre ogni aspettativa i dottori sono stati capaci di favorire un vivace interesse, arricchito dallo scambio di esperienze e di buone pratiche, consolidando gli obiettivi del “progetto Archest” tra Sardegna e Portogallo, all’insegna della positiva gestione del diabete. All'incontro ha partecipato anche Marcello Grussu, vicepresidente di Diabete Italia, che ha contribuito all’emersione delle sinergie presenti, con ulteriori spunti di riflessione. La giornata si è conclusa con un tour nella città di Cagliari, accompagnati da Quartourismo con Michele Maresciutti, durante il quale la delegazione ha potuto apprezzare le bellezze storiche e architettoniche del cuore della città. La giornata di Giovedì è stata dedicata alla scoperta della splendida Masua e dei suoi paesaggi naturali. Nonostante la fatica, la giornata è stata ricca di scoperte e ha permesso ai partecipanti di immergersi nelle meraviglie naturali che la Sardegna offre.
Quest'ultima giornata si è conclusa con una cordiale cena e un doveroso ringraziamento reciproco da parte dei due rappresentanti delle due delegazioni. L'obiettivo principale di queste giornate è stato quello di promuovere il confronto su pratiche mediche efficaci per la gestione del diabete, ma il risultato è andato oltre le aspettative: si è creata una forte sinergia tra i partecipanti, alimentata da dialoghi profondi e scambi culturali significativi. Come uno dei rappresentanti portoghesi ha affermato al termine dell'esperienza: "Lasciamo qui un pezzo di cuore, con la promessa di rivederci". Un importante riconoscimento per il grande lavoro svolto e il contributo dato da parte di ognuno dei partecipanti, toccanti parole per capire quanto siano stati importanti i momenti condivisi assieme.
Questa iniziativa ha dimostrato che l'unione tra Sardegna e Portogallo non è solo un'opportunità per migliorare la gestione del diabete, godendo delle proprie esperienze e nel contempo migliorandole, all’insegna di relazioni durature basate su amicizia e rispetto reciproco.
Link foto A.N.I.A.D.Sardegna - Progetto Archest 2° Parte (aniadsardegna.it)
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